Solbrito si trova nominato per la prima volta nell’anno 938, quando Bruningo, vescovo di Asti, cambiò diversi beni con Adalberto figlio d’Oberto conte di Asti.
Si trova nuovamente menzionato in un atto del 1153 quando un certo Gioanni de Sulberico cede ad Anselmo, vescovo d’Asti, i diritti che aveva in tutto il "Comitatu Sulberici".
Nel 1169 il Papa Alessandro III, confermando alla Cattedrale ed al vescovo di Asti tutti i loro diritti e domini, cita anche Solbrito. Solbrito, con i suoi abitanti, concorse alla fondazione di Villanova per cui in quel periodo la sua popolazione diminuì notevolmente.
I Bergognini, i Baudrani, e dal 1377 i Malabaila furono successivamente i vassalli del luogo.
Questi signorotti, anche se formalmente dipendevano dalla giurisdizione di Villanova, in realtà avevano una notevole autonomia.
Dipendendo Solbrito da Asti, con la città passò in dote a Valentina Visconti e successivamente al marito, duca di Orleans. Nel XV secolo, sotto il governo dei duchi d’Orleans e sotto la reggenza di Filippo Maria Visconti, per il paese vi fu un periodo di tranquillità.
Poiché Solbrito è situato sulla strada che collega Asti a Torino, nelle guerre tra Francesco I di Francia e Carlo V il paese fu il bersaglio di tutte le potenze belligeranti. Nel secolo successivo in occasione dei diversi assedi a Villanova, Solbrito fu occupato con alterne vicende da francesi, spagnoli e savoiardi e subì svariate angarie.
Subì parecchi danni anche all’ inizio del XVIII secolo in occasione del passaggio delle truppe tedesche che marciavano a soccorrere Torino, assediata dai francesi. Lo scrittore fa poi una descrizione del territorio e del paese come si presenta all’ inizio del XIX secolo:
Queste colline son le prime dell’astigiana che s’incontrano dopo la vasta pianura del Piemonte; esse sono competentemente fertili, non meno che la sottoposta valle del torrente Traversa che scorre al levante della terra. Sulla sinistra di questo torrente alla distanza d’un buon miglio da Solbrito giacciono le rovine dell’antica villa e castello di Traversole, che il nome tolse certamente dalla vicina Traversa. Di questa villa fanno menzione un atto di donazione, che nel 1113 fece il Vescovo d’Asti S.Landolfo al monastero di Sant’Anastasio……… .......... le rovine del castello di Traversole sono sur un picciol colle rotondo, ed appajono ancora vari rottami di muraglie.